Pubblicato il 19 Maggio, 2021 da

I migliori percorsi di formazione per il settore Agroalimentare

Per lavorare nell’agroalimentare è necessario seguire una formazione specifica? Ci sono percorsi di formazione specifici per questo settore?

Ecco alcune domande che ho raccolto direttamente dagli studenti in questi anni ed al quale darò una risposta in questo articolo. Seguimi e vedremo insieme i migliori percorsi formativi dedicati a chi intende specializzarsi e trovare un’occupazione nel settore agroalimentare.

La riscoperta del settore agro-alimentare

La riscoperta del settore agroalimentare nel mondo lavorativo, anche da parte dei giovani, è ormai conclamata. A questa riscoperta dobbiamo poi aggiungere la richiesta di nuove competenze tecniche da parte delle imprese del settore.

Ma quali sono le figure professionali ad oggi e nei prossimi anni più richieste? E quali sono i corsi di formazione che mirano a sviluppare le competenze necessarie al settore agrifood?

Sostenibilità, responsabilità sociale d’impresa e nuove tecnologie: le sfide delle aziende del comparto

Prima di affrontare quali sono i percorsi di formazione, è opportuno e strategico soffermarci su quali siano le richieste dal settore agrario e agroalimentare. Dal Rapporto Excelsior “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2021-2025)”, stilato da Anpal e Union Camere, il settore agroalimentare potrebbe segnare un incremento di occupati già quest’anno.

Le aziende del settore, composto da una percentuale altissima di piccole e piccolissime aziende, ha sempre di più la necessità di rispondere a quelle che sono le richieste dei consumatori, della società e dell’ambiente. Sostenibilità, responsabilità sociale d’impresa e nuove tecnologie sono gli elementi cardine sui quali sarà necessario riorganizzare e sviluppare le aziende.

Possiamo affermare che i professionisti del settore Controllo e Qualità saranno richiesti nel settore agrario, mentre figure commerciali e di marketing che supportino le aziende nella valorizzazione dei loro prodotti saranno indispensabili nel comparto alimentare.

Come il settore agricolo si sta evolvendo

Dal focus sul settore agricolo, i trend attuali richiesti sono maggiore attenzione e partecipazione ai processi relativi alla salvaguardia del territorio per fronteggiare i cambiamenti climatici e maggiore impegno alle dinamiche sociali che caratterizzano il segmento che riguarda l’agricoltura. Viene richiesto un nuovo modo di pensare l’azienda agraria: più diversificata e multifunzionale.

La conoscenza e l’utilizzo delle nuove strumentazioni innovative di rilevazione e di gestione di processi di lavoro (sensoristica 4.0, automazione, previsione e prevenzione di comportamenti aziendali legati ai cambiamenti climatici, valorizzazione dell’agrobiodiversità, agricolture rigenerative ecc.) caratterizzeranno sempre più l’azienda agricola del futuro (es. agricoltura di precisione).

Come il settore alimentare si sta evolvendo

Nel settore alimentare, orientato alla responsabilità sociale, le aziende riscontrano la necessità di avere professionisti che:

  • Sviluppino collaborazioni proficue con altre imprese ed organizzazioni di settore e non;
  • Promuovano l’immagine aziendale e del settore e che rappresentino adeguatamente l’azienda;
  • Supportino nella pianificazione degli investimenti e delle strategie aziendali;
  • Promuovano l’innovazione aziendale a sostegno di una dimensione economica nella realizzazione del prodotto che si avvicini il più possibile all’economia circolare e ad impatto zero;
  • Favoriscano una pianificazione alimentare per la valutazione e per l’impiego delle risorse esistenti anche in relazione alle esigenze alimentari e nutrizionali dei consumatori.

Percorsi formativi post-diploma agrifood: Università e ITS

Coloro che vogliono sviluppare una professionalità nel settore agro-alimentare, hanno di sicuro consultato e preso in considerazione i corsi di studi universitari. I più conosciuti e consultati sono:

  • Corso di Laurea in Scienze Agrarie e Ambientali e Corso di Laurea in Biotecnologie alimentari che permette di sostenere l’esame per iscriversi all’albo degli agronomi.
  • Corso di Laure in Scienze e Tecnologie Alimentare che permettere di diventare Tecnologo alimentare e avere una professionalità volta alla qualità e sicurezza del sistema agro-alimentare (Unituscia)

Negli ultimi anni l’offerta formativa accademica volta alla formazione di tecnici e professionisti del settore agrifood è stata segnata dall’aumento di nuovi corsi di studi. Alimentazione, sostenibilità, agricoltura, enogastronomia e comunicazione per il food sono al centro di questa nuova offerta. Sono corsi di laurea spesso multidisciplinari e interateneo (tra più università) e/o interdipartimento (tra diversi dipartimenti della stessa università – es: dipartimento di agraria e dipartimento di economia).

Percorsi formativi post-diploma agrifood: Università e ITS

Questi percorsi affrontano la tematica agrifood senza approfondimenti su specifici ambiti, bensì sviluppano professionalità con diverse conoscenze e competenze su più ambiti ma meno in profondità. Ecco alcuni esempi di percorsi accademici:

Corso di Laurea in Sistemi agricoli sostenibili

Questo percorso, attivato presso l’Università di Brescia, forma dei professionisti che individuano soluzioni produttive sostenibili ed efficienti nell’ambito della produzione vegetale e animale. L’obiettivo è il miglioramento delle pratiche di gestione delle risorse (suolo, acqua, aria, energia).
Per maggiori informazioni visita la pagina del sito dedicata al corso.

Corso di Laurea in Scienze, Culture e Politiche gastronomiche per il benessere

La Sapienza di Roma, in collaborazione con l’università della Tuscia di Viterbo, ha invece nella sua offerta formativa il corso di laurea in Scienze, Culture e politiche gastronomiche per il benessere. L’obiettivo del corso è formare figure professionali esperte con conoscenze interdisciplinari sul rapporto tra cibo, cultura, territorio, alimentazione e salute. Questo il link per approfondire: https://web.uniroma1.it/dip_dms/scienza-alimentazione/corso-di-laurea-scienze-gastronomiche

Corso di Laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche

Roma Tre nella sua offerta formativa, presenta il percorso multidisciplinare in “Scienze e Culture Enogastronomiche” che si pone l’obiettivo di offrire conoscenze e competenze nei molteplici aspetti culturali del settore alimentare ed enogastronomico. Dall’area economica, del marketing e comunicazione a quella giuridica e storico-antropologica. Visita il sito dell’Università Roma Tre per maggiori informazioni.

I percorsi di alta formazione ITS del settore agroalimentare

Dopo il Diploma, si può però decidere di affrontare un percorso di alta formazione presso un ITS nel settore agroalimentare. Sono percorsi Biennali caratterizzati da una didattica fortemente esperienziale e che prevedono 800 ore di stage.

Project work, esperienze con consulenti e professionisti di aziende, docenti che vengono per almeno il 50% dal mondo del lavoro, permetto di sviluppare competenze tecniche e trasversali per inserirsi subito nel mondo del lavoro.

Se durante lo stage è l’allievo che entra in azienda, durante le attività di formazione sono le aziende che entrano in aula e incontrano gli allievi. Si crea così un circolo virtuoso in cui gli allievi acquisiscono competenze applicate al settore agroalimentare e le stesse realtà produttive ne escono valorizzate e rinnovate.

percorsi di alta formazione ITS del settore agroalimentare

I Corsi Agroalimentari degli ITS del Lazio [aggiornato al 7 novembre 2022]

I corsi di formazione e percorsi ITS, per rispondere maggiormente alla domanda di occupazione del settore, cambiano e plasmano il piano didattico per offrire una formazione tecnica di cui le aziende hanno esigenza.

L’ITS Agroalimentare di Viterbo e Roma, in linea con i trend del settore agroalimentare, ha attivi 5 percorsi.

1. Corso Tecnico Superiore Management di impresa agraria, agroalimentare e agrituristica (Agri Manager)

La figura dell’Agri Manager nasce dalla necessità delle imprese di affrontare le sfide dell’agricoltura, tra digitale, ecologia ed economia, una figura preparata, moderna e competitiva.

2. Corso Tecnico Superiore Brand Ambassador per Imprese Agroalimentari

Il Brand Ambassador è l’ambasciatore del marchio: un professionista del marketing strategico che si occupa di promuovere attivamente l’azienda e i suoi prodotti.

3. Nel 2021 la Fondazione ITS Agroalimentare, con la collaborazione di Unaprol, apre il percorso in Tecnico Superiore Responsabile delle produzioni e trasformazioni agrarie con specializzazione nel settore olivicolo-oleario.

Il corso ha l’obiettivo di formare tecnici in grado di valorizzare uno dei prodotti tradizionali e più identificativi della nostra economia agroalimentare, icona del settore agroalimentare italiano e vero e proprio ambassador, insieme al vino, della cucina mediterranea all’estero.

4. Corso Tecnico Superiore Responsabile delle Produzioni e delle Trasformazioni delle Carni

Con la qualifica da Tecnico Superiore Responsabile delle produzioni e delle trasformazioni delle carni gli studenti hanno la possibilità di conoscere il mondo allevatoriale, della carne e il mondo delle filiere produttive.

5. Corso Tecnico Superiore per la Progettazione e Gestione del verde (Green&Garden Manager)

Il Green&Garden Manager nasce come figura professionale in grado di operare e progettare con uno sguardo innovativo e rivolto proprio alla sostenibilità.

Conclusioni: quali competenze richieste dal comparto agroalimentare?

Il comparto agroalimentare richiederà competenze tecnico-professionali sempre più complesse e articolate che dovranno però essere supportare da competenze trasversali ben sviluppate.

La capacità di problem solving, il sapersi relazionare e lavorare in un team, applicare una comunicazione efficace, così come l’essere autonomi, collaborativi, saper gestire momenti di stress sono competenze che le aziende di oggi ricercano nei loro collaboratori.

Molto spesso tra un candidato con elevate competenze tecniche ma pessime capacità relazionali e di team work, preferiscono un potenziale collaboratore con buone soft skills e con competenze tecniche da rafforzare in azienda.



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