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Pubblicato il 21 Luglio, 2021 da

Comunicazione, marketing e valorizzazione della filiera agroalimentare: i corsi disponibili in Italia

Scopriamo quali sono le competenze di cui hanno necessità le imprese agrifood per valorizzare i propri prodotti e la propria storia e vediamo dove possiamo apprenderle.

Come orientarsi nella scelta di un percorso post-diploma per diventare un professionista richiesto nell’agroalimentare

L’attenzione verso il mondo agroalimentare e la volontà di giovani di inserirsi o reinventarsi nel mondo agrario e agroalimentare è senza dubbio crescente.
Non a caso negli ultimi anni sono stati segnati da un proliferare significativo di corsi post-diploma con l’obiettivo di formare professionisti con competenze calate nel settore e molti con aspetti legati alla valorizzazione dei prodotti e delle aziende.

Scegliere qual è il percorso migliore per il proprio progetto professionale è spesso molto difficile per gli studenti che hanno appena conseguito il diploma o che sentono l’esigenza di ampliare o acquisire competenze in ambito agroalimentare.

Fare una scelta consapevole, ponderata, permetterà di affrontare il percorso di studi come un investimento e quindi essere la parte attiva del processo di crescita professionale. Formarsi non significa solo apprendere dei contenuti ma soprattutto acquisire competenze e una visione critica dei contenuti stessi, la capacità di utilizzarli con le modalità e gli strumenti più efficaci. Competenza significa agire, fare, contestualizzare.

Le competenze di comunicazione e marketing necessarie per valorizzare la filiera agroalimentare

Prima di ricercare i corsi, analizziamo la filiera agroalimentare. L’indiscussa vocazione alla qualità e alla varietà richiede un insieme di competenze di comunicazione e marketing per essere valorizzata.

L’agricoltura oggi sta affrontando un’inversione di marcia abbandonando scelte intensive che puntavano alla quantità che soddisfacessero le esigenze di una clientela vasta per tutto l’anno. Puntare sulla qualità è una scelta obbligata per molte realtà aziendali del settore che non dispongono di aree sufficienti necessarie per recuperare competitività sul fronte della produttività e della riduzione dei costi legati alla produzione.

A questo si aggiunge la crescente attenzione da parte dei consumatori alla qualità dei prodotti agroalimentari e ad una filiera produttiva possibilmente biologica e sostenibile. Le motivazioni che sempre di più guidano gli acquisti agroalimentari nei nostri tempi stanno cambiando. Il consumatore è sempre più consapevole e attento all’aspetto salubre dei prodotti che acquista.

Prodotti tradizionali, diversificati e con un forte contenuto di tipicità sono quindi i punti forti sui quali le aziende del settore devono puntare per rilanciarsi. Il Food Made in Italy vanta fortunatamente un riconoscimento indiscusso per la qualità: l’eccellenza delle materie prime agricole e la loro grande varietà, nonché le nostre tradizioni in ambito gastronomico si snodano lungo l’intera penisola e sono riconosciute anche all’estero.

Leggi anche: Le differenze tra DOP, DOC e altri Marchi di Qualità

Qualità, innovazione e tradizione, sostenibilità e salubrità: i valori da comunicare

Puntare sulla qualità, intesa come salubrità dei prodotti, sostenibilità, e recupero della tradizione con uno sguardo sempre attento all’innovazione, richiede l’attivazione di competenze professionali tutt’altro che banali.

Per la promozione e la valorizzazione della qualità, le aziende devono attivare forme di comunicazione adeguate. E’ opportuno far conoscere e definire le proprietà qualitative dei prodotti agroalimentari. Individuare un prodotto agroalimentare di qualità non è immediato. I consumatori scelgono i prodotti per i quali hanno più informazioni possibili per avere più garanzie e meno incertezza sulla qualità del prodotto acquistato.

Allo stesso tempo le imprese del settore devono affidarsi anche a professionisti attenti alle tendenze del mercato, all’evoluzione delle abitudini di consumo e del comportamento d’acquisto. Individuare il target di mercato anticipando i loro bisogni e di conseguenza definire un piano commerciale attraverso canali commerciali adeguati agli obiettivi strategici permette di potenziare il posizionamento del brand e del prodotto.

Per approfonfire: Brand Ambassador: ecco la nuova figura professionale del settore Agrifood

Ora analizziamo l’offerta formativa esistente.

L’offerta formativa universitaria

Nell’offerta formativa universitaria troviamo corsi accademici di due tipologie: quelli che vertono maggiormente su conoscenze volte a migliorare e a valorizzare i processi produttivi e la qualità dei prodotti ed altri che insistono su conoscenze in ambito economico e di marketing.

A Bologna, troviamo il Corso di Laurea in Economia e marketing nel sistema agro-industriale. Il percorso è centrato principalmente sugli aspetti economico-gestionali, di mercato e di governance, necessarie a chi opera nell’agrifood business anche in un’ottica di sostenibilità del sistema. Al termine degli studi si può rispondere alle esigenze di tutte le imprese/enti dell’AgriFood business, svolgere anche attività di consulenza professionale ed assistenza tecnica in ambito agrario e agro-industriale, in particolare nelle funzioni gestionali, commerciali e di valorizzazione della qualità.

cultura della gastronomia

L’ateneo di Padova offre invece un Corso di laurea in Scienze e cultura della gastronomia. Percorso che offre due diversi curriculum: curriculum tecnico e gestionale e il curriculum tecnico della comunicazione. Il percorso formativo consente di operare nella progettazione, gestione, organizzazione e pianificazione dei processi e dei sistemi in aziende gastronomiche ad esempio come beverage manager o responsabile di struttura (curriculum tecnico e gestionale), oppure nell’ambito della valorizzazione e comunicazione del prodotto agroalimentare (curriculum tecnico e della comunicazione).

Corsi di formazione brevi e mirati su competenze specifiche del settore agrifood

Numerosa è l’offerta formativa di molti enti che promuovono Master legati all’ambito Enogastronomico. Sono corsi molto più brevi, per la maggior parte a pagamento, che ti danno però l’opportunità di focalizzarti, in un breve periodo, sull’acquisizione di competenze specifiche. Interessanti i corsi legati al Food Photograhy e al Food Design in cui si apprendono le abilità e competenze legate al visual per progettare e realizzazione immagini d’impatto e piatti da fotografare. Del resto, si mangia anche con gli occhi!!

Se sei, invece, appassionato del vino e allo sviluppo di strategie legate al enoturismo tout court, potrai trovare moltissime proposte tra le quali scegliere.

Tra  le aziende di formazione che propongono master nel settore agrifood, vi consiglio di andare a consultare le offerte formative di:

  • Giunti Academy – sezione Formazione executive in cui potrai trovare percorsi di formazione e di aggiornamento pensati per coloro che desiderano accrescere le proprie conoscenze e sviluppare le proprie competenze tecniche e manageriali.
  • IED Food and Tourism – Dalla gestione dell’immagine di una città come brand alle peculiarità del settore vitivinicolo, passando per il Food Design e lo studio degli ambienti costieri, lo IED offre opportunità formative in cui combina il suo metodo progettuale con la tradizione enogastronomica.
  • Il Gambero Rosso Academy – oltre ad offrire corsi professionali per diventare pasticceri o Chef, propone dei corsi di Alta Formazione nel settore del food&wine.

La formazione Tecnica Superiore degli ITS che valorizzano il Made in Italy agroalimentare

Se si vuole affrontare un percorso più breve e con una offerta didattica fortemente esperienziale, è consigliato conoscere l’offerta formativa degli ITS. In linea con quelle che sono le esigenze del comparto, l’ITS Agroalimentare di Viterbo ha aperto già da due anni il Corso Tecnico Superiore per le certificazioni e la valorizzazione delle imprese biologiche e agroalimentari che prevede due specializzazioni:

  • il tecnico specializzato nelle Certificazione in ambito agroalimentare, legato al controllo, alla qualità e sviluppo di impresa. Questo percorso formativo prevede dei moduli specializzanti che esaminano in maniera più approfondita la conoscenza dei prodotti, le abilità di trasformazione e valorizzazione delle materie prime di alta qualità e le competenze di management e sviluppo aziendale soprattutto per le imprese biologiche.
  • il tecnico Brand Ambassador, con competenze nella valorizzazione dei prodotti e delle imprese agroalimentare attraverso strumenti di marketing, commerciali e di comunicazione. Non si limita a comunicare i valori dell’azienda ma li accompagna in un percorso di crescita del brand e al posizionamento del prodotto. I moduli specializzanti vanno ad approfondire conoscenze e competenze relative alla promozione, commercializzazione e alla modellazione dei percorsi di internazionalizzazione e valorizzazione del Branding anche attraverso la comunicazione anche visiva e di packaging.

La cultura della qualità e la crescita del mercato della filiera olivicola-olearia chiedono nuovi tecnici per le imprese dell’eccellenza. L’offerta formativa dell’ITS Agro 2021/2023 si avvale di un nuovo corso per la formazione di un tecnico dell’olio EVO in collaborazione con UNAPROL ed EVOO School.

L’Evologo è un tecnico che si inserisce sia in azienda (per controllare la produzione di un prodotto di alta qualità), che in frantoi, strutture di rappresentanza, consorzi, agenzie deputate al commercio e alla valorizzazione dei prodotti olivicoli oleari, consulenti d’azienda. Grazie alla collaborazione con Unaprol-Coldiretti, il corso può contare su un’importante partecipazione della filiera dei produttori e di importanti aziende olivicole e dei migliori professionisti del settore.

Corso Evologo

I corsi dell’ITS, con Work experience, Project Work, esercitazioni mirate a sviluppare competenze e ad apprendere l’uso di strumenti, permetteranno di accrescere conoscenze e abilità pratiche per potenziare, rilanciare e promuovere prodotti e realtà aziendali agrifood, entrando da subito in relazione con il mondo del lavoro.

Come scegliere il percorso post-diploma?

Le proprie attitudini, il proprio progetto professionale e le necessità del settore sono gli elementi che ti possono aiutare nella scelta del percorso post-diploma.

Molti strumenti, come ad esempio i Social media marketing, e-commerce, potrebbero rappresentare strumenti preziosi per la piccola e media impresa agroalimentare, ma manca da parte della maggioranza dei produttori la capacità di elaborare una strategia efficace.

Curare la propria immagine aziendale, sviluppare uno storytelling ma soprattutto avere una visione e un piano d’azione sono indispensabili per promuovere prodotti di qualità e aumentarne le vendite. Si possono produrre dei prodotti eccellenti ma è necessario anche lavorare sul posizionamento di un brand, migliorare la brand awareness dell’azienda, intercettare i bisogni di potenziali clienti e progettare strategie di ingaggio e di fidelizzazione della clientela.

Se vuoi diventare un professionista del settore non farti trovare impreparato ed investi sulla formazione. Metti nella tua “cassetta degli attrezzi” strumenti e abilità indispensabili per le aziende agrifood.

Ad oggi ci sono molte possibilità. Puoi scegliere tra percorsi universitari, oppure percorsi ITS ed affrontare un percorso più pratico in cui sei protagonista e parte attiva nella costruzione della tua professionalità, affiancato da professionisti del settore e sperimentando da subito le tua abilità nel mondo del lavoro.

Se vuoi un supporto per definire qual è il percorso giusto per le tue attitudini, l’ITS Agroalimentare mette a disposizione degli orientatori con l’obiettivo di accompagnarti nell’individuazione del tuo progetto professionale e la strada migliore per raggiungerlo.

Scrivici a its.agro@gmail.com e richiedi il tuo appuntamento.