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Pubblicato il 30 Novembre, 2022 da

Il Metaverso a servizio dell’Agrifood

I dati raccolti nel XX Rapporto Ismea-Qualivita mostrano che la Dop Economy, ossia  il segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, nel 2021 ha registrato una crescita del +16,1% pari a 19,1 miliardi di euro. L’ export vale gran parte di questa produzione: 10,7 miliardi di euro (+12,8%). Il comparto DOP (Denominazione di Origine Protetta) IGP (Indicazione Geografica Protetta) guadagna così il 21% del fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale. Il richiamo che i prodotti DOP e IGP esercitano sui consumatori, italiani ed esteri, è veicolato anche e soprattutto dai nuovi mezzi di comunicazione, primo fra tutti il Metaverso che diventa, quindi, anche mezzo a servizio dell’Agrifood.

 

Cos’è il Metaverso

Si può definire Metaverso un’evoluzione di Internet e degli ecosistemi digitali così come li conosciamo. Uno spazio virtuale e immersivo dove le persone potranno interagire, lavorare, giocare e addirittura comprare terreni o opere d’arte. Potrebbe anche essere definito come lo spazio in cui digitale e fisico si incontrano e si fondono.

Piuttosto che scorrere pagine e pagine di Internet ci si può immergere al suo interno, utilizzando cuffie per la realtà virtuale, occhiali a realtà aumentata, app mobile e altri dispositivi. L’evoluzione di momenti e attività che svolgiamo quotidianamente, come leggere una mail sul telefono, mandare un messaggio, parlare con qualcuno, comprare qualcosa, organizzare un viaggio o semplicemente ascoltare musica o divertirsi.

Come entrare nel Metaverso

Il termine Metavrso nasce nel mondo cyberpunk nel 1992 e sale ora alla ribalta perché utilizzato da Facebook. Evoluzione sì di Internet, ma non per sostituirlo. Si tratta di un concetto difficile da definire esattamente, che prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, popolati da avatar. Sono comunque ancora tante le questioni e le controversie ancora aperte sull’argomento.

Il Metaverso si sviluppa nel mondo digitale. La sua materia è composta da dati e da informazioni, in stretta interdipendenza all’universo dell’oggettivo. La sua è una struttura spazio-temporale, la stessa dell’universo fisico. È una struttura composta da lunghezza, larghezza, profondità e tempo che si chiama cyberspazio: in pratica, un universo creato e alimentato dalle reti globali di comunicazione.

Il mondo del Metaverso è accessibile a chiunque. Infatti  non sono richieste competenze speciali, ma solo alcuni strumenti:

• un computer o uno smartphone;

• avere la possibilità di connettersi a internet;

• un account su una delle piattaforme del mondo virtuale Metaverso;

• per rendere l’esperienza più immersiva è possibile utilizzare anche i visori di realtà aumentata.

 

Decentraland o Sandbox sono fra le piattaforme principali da cui è possibile accedere al Metaverso. Nella prima, ad esempio, gli utenti, una volta iscritti, possono creare edifici virtuali, case, parchi e far pagare agli altri la visita. la seconda, Sandbox è diventata popolare per la partnership con Meta (precedentemente Facebook).  La piattaforma Sandbox non è ancora disponibile ma in attesa si può visitare il sito e interagire con la community. C’è anche Stageverse, che dopo aver debuttato al concerto dei Muse, consente agli utenti di assistere a concerti attraverso filmati 3D a 360° ed effetti speciali.

Il Metaverso a servizio dei consumatori

Il Metaverso e la realtà virtuale possono essere un ambiente neutro, come lo è, almeno nei suoi fondamenti, il web. Ma sarà in grado di affiancarsi alle esigenze e alle necessità delle persone? Difficile fare un pronostico. Già brand di lusso dell’alta moda non hanno perso l’occasione di aprire i loro flagship store, ossia nuova piazze virtuali in cui effettuare acquisti o vivere esperienze relative alla moda, frequentate da milioni di persone (o meglio dire avatar).

Un esempio di  Metaverse Fashion District è la Metaverse Fashion Week di marzo scorso che ha avuto luogo  a Decentraland.  La prima e più grande fashion week interamente digitale del mondo  con quattro giorni di sfilate e oltre 60 brand, designer e artisti dai nomi noti.

Anche il settore del Food&Beverage si apre al Metaverso: ristoranti, bevande in edizione limitata e bottiglie da collezionare oltre che da gustare nella realtà. Coca-Cola, brand che da sempre cerca di intercettare e spesso di anticipare i trend e i gusti dei consumatori, è entrata nel Metaverso. Lo fa attraverso il lancio di Coca-Cola Byte, una rivisitazione della tradizionale bibita in lattina rossa. L’azienda l’ha definita con ironia “bevanda dal sapore di pixel” ed è in commercio negli Stati Uniti, attraverso un’edizione limitata.

Il Metaverso a servizio anche dell’Agrifood

Un’esperienza immersiva a 360° ci viene offerta da Loft Italy, la prima azienda italiana a portare l’enogastronomia italiana nel metaverso. Questa azienda ha creato uno spazio concepito come un museo,  una galleria d’arte dove i prodotti alimentari diventano quadri e sculture. Qui l’utente naviga tra le eccellenze del Made in Italy distribuite sui diversi piani della galleria e vive le storie che queste hanno da raccontare. Qui è possibile scoprire il valore dei diversi processi produttivi e la qualità delle materie prime. I prodotti alimentari non vengono più percepiti come semplici alimenti da consumare, quindi, ma come veri e propri capolavori realizzati con maestria da sapienti artigiani.

C’è anche la possibilità di acquistare direttamente i prodotti senza bisogno di uscire dal museo virtuale. L’esperienza di acquisto è molto più ludica rispetto ai tradizionali e-commerce. Il Museo rappresenta di certo un’occasione di visibilità e promozione per le aziende alimentari che possono partecipare inserendo i loro prodotti all’interno del Museo, sia con temporary shop che con veri e propri piani dedicati. L’allestimento dello spazio viene periodicamente aggiornato, proprio per spingere i clienti a ritornare per scoprire i nuovi prodotti proposti.

Anche formazione e istruzione nel Metaverso

Comunità di pratiche, laboratori, simulatori: il Metaverso è il luogo ideale dove vivere esperienze dal forte impatto.  Sì emotivo, ma anche educativo. Dal Team Building (costruzione di un gruppo aziendale) al medicale, dalle scuole di vela o di volo alle aule universitarie, il virtuale permette di avere esperienze (forse) anche più memorabili del reale. Scienze sociali, marketing e comunicazione: nel Metaverso si possono avere risposte e verifiche come e meglio di qualunque sondaggio. Qui si può creare un prototipo non solo di un oggetto, ma di farne uno anche sociale e di metterlo alla prova, sia sul prodotto che sulle persone.

Ancora molto c’è da capire sulle funzioni del metaverso, ma già si incomincia a declinare il concetto in ottica aziendale. L’impatto industriale sullo scenario socio economico ha una grande influenza sulle imprese e in particolare la confluenza con il nuovo paradigma Industria 5.0. Per stare al passo con i tempi e non perdere le occasioni che il mondo del lavoro agroalimentare occorre avere una preparazione ed una formazione sulle basi delle tecnologie di Industria 4.0, che punti verso quelle di Industria 5.0.

ITS Agroalimentare offre opportunità inedite e coinvolgenti per non perdere il futuro, attraverso l’acquisizione delle skills più ricercate nel settore delle nuove tecnologie digitali legate a Industria 4.0. Infatti, è proprio qui che si registra maggiormente il problema del  divario tra offerta di lavoro e reperimento di profili professionali adeguati ai reali fabbisogni delle imprese.

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