Pubblicato il 4 Luglio, 2023 da Redazione ITS Agro
Come scegliere alimenti di qualità: 7 regole (+1)
Se non ti emoziona, non è cibo! (Inga Fiammetta. Produttice di felicità). Inizia così questo nostro viaggio alla ricerca di alimenti di qualità, con la gioia e il benessere. Una ricerca legata alle emozioni, all’appagamento dei sensi e, nel contempo, rispondente alle necessità e aspettative di ognuno di noi. Sette regole (+una) per scegliere alimenti di qualità, con una guida alla comprensione e non alla scelta, elaborata da tecnici, agronomi, tecnologi alimentari, tutti professionisti e docenti.
Indice argomenti
Consigli pratici e tecnici per scegliere alimenti di qualità
Se “mangiare è un atto agricolo” (Wendell Berry), scegliere il cibo è un atto rivoluzionario, perché le nostre scelte alimentari hanno la forza di cambiare il mondo. E questo è un dato di fatto, pura verità. Se scelgo un ortaggio e ne dimentico un altro porterò quest’ultimo all’estinzione (incluso chi lo coltiva), se scelgo un modello alimentare oriento la coltivazione, l’allevamento ed i sistemi produttivi.
Le scelte che facciamo riempiendo il carrello impattano sulla società molto più di quello che pensiamo. Lo sanno bene i grandi gruppi distributivi che si sono trovati a dover gestire un nuovo sistema di consumo, passando da categorie ben definite (famiglia, single, anziano, ecc.) orientate da media istituzionali, ad un universo di particelle umane (i consumatori) che con un moto del tutto caotico scelgono attingendo nozioni da un sistema informativo ancora più caotico.
L’acquisto di un prodotto alimentare è, lo ripetiamo, un momento importante, delicato, quasi sacrale, e che può impattare in maniera significativa sulla nostra salute e su quella del pianeta. Soffermiamoci quindi sui criteri che possono aiutarci ad operare una scelta consapevole.
Per capire cosa acquistiamo e perché lo facciamo, è utile partire dal presupposto che ne sentiamo il bisogno. Conscio o inconscio che sia, l’impulso di acquistare qualcosa è parte di un chiaro desiderio di mantenere una sensazione piacevole o far cessare quella spiacevole.
I 7 princìpi per orientarci nella scelta di un alimento
Fissiamo ora i 7 (numero magico) principi che ci servono per orientarci nella scelta di un alimento che sia coerente con i nostri obiettivi e rispettoso dei nostri valori.
Regola n.1 – Leggere l’etichetta
L’etichetta è la chiave di lettura dell’alimento, la sua presentazione, la sua carta d’identità. La denominazione dell’alimento è l’identità di questo e deve essere sempre espressa. La denominazione è importante perché ci dice “che cosa” stiamo comprando. Gli ingredienti sono la seconda informazione, in ordine di importanza, per una buona scelta. La normativa prevede che tutti gli alimenti, tranne qualche caso specifico, devono riportare la lista degli ingredienti, come dicevamo qualche tempo fa qui.
Regola n.2 – Interpretare quello che abbiamo letto
Il criterio di scelta per un buon alimento è quello oramai ripetuto da tante fonti: scegliere alimenti il più possibili semplici, con un numero limitato di ingredienti ed il minor numero possibile di additivi. In base a questo principio, si evita il consumo dei cosiddetti alimenti ultraprocessati. Possiamo però farci due domande circa l’alimento che stiamo acquistando, è sicuro? È genuino?
Regola n.3 – È un prodotto di qualità?
L’argomento più difficile da affrontare. Perché per ognuno di noi la qualità è qualcosa di diverso. Qualità che può essere anche osservata da due punti di vita, qualità oggettiva e qualità che ci emoziona. Abbiamo un intero universo di accessori che ci vengono forniti con l’alimento, per sedurci e farci propendere verso una certa scelta. Ma non posso vantarmi di un miele senza additivi od un olio extravergine di oliva senza coloranti, quando comunque non posso utilizzarli per legge!
Regola n.4 – Mi posso fidare?
La regola più semplice da gestire. La risposta è Sì! La responsabilità è solo nostra, una scelta mirata, consapevole, basata su obiettivi e principi ispiratori, non può che portarmi dove voglio. Però possiamo comunque valutare con una certa attenzione la coerenza nella comunicazione e nei vari segnali che il prodotto sta trasmettendo. La seduzione che tenta di esercitare su di noi e quanto sia forte. Di certo, un prodotto ultra-processato, con alti valori nutrizionali e scarso valore nutrauceutico, con additivi, conservanti e tutto quello che è possibile fare per allontanarlo dalla genuinità e che, nel contempo, tenta di far passare un concetto di naturalità, non sembra proprio il prodotto a cui possiamo rivolgerci.
Regola n.5 – Mi piace? È buono?
Per il cibo, l’aspetto visivo risulta basilare. È possibile definire una vera e propria “impronta gustativa” da parte della vista, riferendosi alla sua influenza psicologica sull’approccio al cibo ed alla sensorialità in particolare. Colore e forma influenzano le nostre percezioni gustative, quindi le nostre scelte. Ecco che l’analisi sensoriale nasce dall’esigenza di comprendere quali sono le sensazioni puramente soggettive e quelle che possono essere “oggettivamente” valutate tramite i sensi.
Regola n.6 – Il prezzo mi sembra corretto?
È un aspetto che di certo influenza la scelta del prodotto ma, come molti studi di marketing e orientamento dei consumatori sottolineano, non quello che la determina. Il prezzo è sempre corretto purché qui e ora, tenuto conto delle circostanze, degli stati d’animo, delle necessità, delle contingenze, sia in grado di appagare un bisogno. Sia dal lato del consumo, sia dal lato della produzione.
Regola n.7 – Sono soddisfatto?
Se il prodotto ha risposto alle nostre aspettative e ci soddisfa in termini anche sensoriali ecco che la nostra scelta sarà ripetuta. È sempre però consigliabile, per non rimanere fossilizzati su determinati prodotti, ogni
tanto, divertirci ad esplorare nuove opportunità. Ripercorrendo di volta in volta i 7 principi che ci hanno portato a determinate scelte, consapevoli. Ma che possono anche portarci ad esplorare nuovi alimenti.
La regola dei 7 atti di gentilezza
La guida che trovi allegata presuppone un “prezzo”, condizione espressa dagli autori in persona.
Prima di scaricarla, devi sapere, che dovrai mettere in atto 7 atti di gentilezza, puoi decidere tu entro quanto tempo, nei confronti di chi e la misura dell’atto. A noi è sembrato un prezzo onesto!
Conclusioni
La passeggiata al supermercato non come atto consumistico ma come esplorazione di un contesto divertente, curioso, da scoprire nelle sue diverse interpretazioni ed in grado di generare molteplici emozioni.
Il cibo è elemento fondamentale della nostra vita, la corretta scelta può essere momento di soddisfazione sociale, appagamento personale ma anche coerenza con il nostro sistema valoriale. La scelta del cibo può cambiare la nostra salute ma anche quella del pianeta, e di conseguenza, delle persone che amiamo. Il legame è unico, siamo parte di un magnifico sistema di relazioni umane e ambientali.
Gli autori di “Come scegliere alimenti di qualità”
Donato Ferrucci. Agronomo e Master in Diritto Alimentare, ha iniziato a occuparsi di certificazione e legislazione alimentare nel 2000, in collaborazione con Bioagricert srl. Docente ITS Academy per Sistemi qualità, Tecniche di audit e Certificazione dei prodotti agroalimentari. Membro della redazione di rivistadiagraria.org.
Nicolò Passeri. Agronomo, libero professionista, Dottore di ricerca in “Economia e Territorio”. Si occupa di consulenze tecnico-legali nei contenziosi, supporta le imprese nell’iter delle certificazioni agroalimentari e svolge analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Sugli stessi temi svolge docenze rivolte a operatori e tecnici del comparto agroalimentare. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia.
Patrizia Salusti. Tecnologo Alimentare, consulente per la Sicurezza e Qualità Alimentare nell’ambito delle certificazioni cogenti e volontarie. Sugli stessi argomenti è docente negli ITS Academy e collaboratrice scientifica presso l’Istituto per la BioEconomia (IBE CNR) per la valorizzazione nutrizionale e sensoriale della biodiversità vegetale. È giudice sensoriale e membro della giuria della Rassegna Nazionale Farina di castagne.
L’ITS Agroalimentare del Lazio propone corsi professionalizzanti post diploma per formare tecnici di processi gestionali, commerciali, di marketing, promozione e tutela dei prodotti agro-industriali.