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Pubblicato il 8 Settembre, 2021 da

I fondi per il settore agroalimentare dal PNRR

Fondi per il settore agroalimentare dal PNRR: inserito all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica, il Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza, prevede investimenti e riforme.

Il piano si articola in sei missioni, ovvero aree tematiche su cui intervenire ed investire: dal digitale al verde urbano, dal trasporto di massa agli asili, dalla gestione dei rifiuti al turismo. Ma quali e quanti sono i fondi per il settore agroalimentare?

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali presenta piani, obiettivi e progetti inerenti alla competitività del sistema alimentare, alla produzione energetica da fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni, miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi, al miglioramento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alla prevenzione del dissesto idrogeologico.

Gli obiettivi sono numerosi, dalla strategia rivolta alla transizione ecologica e digitale, al potenziamento
di imprese e filiere, della promozione internazionale, dei sistemi di tracciabilità e trasparenza sull’origine degli alimenti, alla tutela dei lavoratori: milioni di euro suddivisi in diciotto schede.

Bandi e Finanziamenti Agrifood

Per quanto riguarda la logistica, saranno ammessi progetti tesi al miglioramento delle capacità di stoccaggio e trasformazione delle materie prime, progetti che potranno essere rivolti anche alla riduzione dell’impatto ambientale, al potenziamento della capacità di esportazione delle piccole e medie imprese, all’incremento del trasporto su ferrovia, all’interconnessione dei porti, nonché al miglioramento della capacità logistica dei mercati e alla lotta agli sprechi alimentari.

I fondi per le infrastrutture e il risparmio idrico

Per gli interventi nel settore delle infrastrutture irrigue, i criteri di scelta sono già stati approvati con i decreti del 30 giugno 2021 e del 30 luglio 2021: i soggetti proponenti, come i consorzi di bonifica e gli enti irrigui, dovranno inserire i progetti di investimento nella piattaforma informatica Dania, nel cui ambito le Regioni potranno esprimere una propria valutazione in funzione della priorità di investimento, in modo da coinvolgere in modo ampio gli enti locali in questo percorso.

I progetti saranno classificati in base al livello di esecutività, all’entità del risparmio idrico, alla superficie oggetto di intervento, alle tecnologie utilizzate e ai benefici ambientali prodotti. La scelta dei progetti sarà effettuata entro il 30 settembre di quest’anno.

I fondi per l’innovazione e meccanizzazione agricola ed alimentare

Per quanto concerne l’innovazione e la meccanizzazione, in collaborazione con INAIL, si sta lavorando alla definizione delle procedure da attuare attraverso più bandi: i singoli progetti verranno selezionati sulla base della riduzione delle emissioni di gas climalteranti, della diminuzione dell’uso dei fitofarmaci e dei fertilizzanti chimici, nel rispetto dei principi dell’economia circolare. L’emanazione del primo bando è prevista entro il primo trimestre del 2022.

Il sostegno del Governo agli imprenditori agricoli

Insomma, l’intenzione del Ministro Patuanelli  è quella di sostenere, con i fondi per il settore agroalimentare dal PNRR, gli imprenditori agricoli e tutti gli operatori della filiera nel percorso di innovazione dei processi di produzione, nella formazione per poter utilizzare al meglio i nuovi strumenti tecnologici e digitali, nella meccanizzazione, nel percorso verso la sostenibilità ambientale ed anche economica.

I fondi per il settore agroalimentare sono così suddivisi:

  • 800 milioni per la logistica
  • 1,5 miliardi per sostituire le coperture degli stabilimenti agricoli con impianti fotovoltaici, il cosiddetto Agrisolare
  • 500 milioni per l’ammodernamento delle macchine agricole
  • 1,2 miliardi, nel fondo complementare, per i Contratti di Filiera, che spingeranno il settore agroalimentare verso un’innovazione profonda
  • 2 miliardi per lo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano
  • 880 milioni per gli invasi e il sistema irriguo, così da aumentare la capacità di raccolta dell’acqua piovana, proteggendo questa risorsa fondamentale per noi e per l’ambiente.

Sono sostegni di grande impatto, che se ben utilizzati andranno a migliorare un settore che su diversi standard è già al top in Europa e nel mondo, come sulla sostenibilità e sulla sicurezza alimentare. Ora, la vera sfida politica del nostro paese sta nel sostenere il lavoro e i lavoratori in un comparto in grado di trainare con sé la ripartenza di tutto il Paese e la transizione ecologica.