Pubblicato il 18 Gennaio, 2023 da Alessia Latini
Le nuove professioni che guidano la crescita delle aziende Agri-Tech
L’AgriTech può essere definito come l’applicazione e l’integrazione delle tecnologie di ultima generazione con i processi produttivi e di controllo nel settore agroalimentare. Applicare ed integrare la digital trasformation al settore agricolo richiede, per forza di cose, nuove figure professionali, vediamo quindi quali sono le nuove professioni che guidano la crescita delle aziende Agri-Tech.
Il mondo del Food-Tech e dell’AgriTech è sempre in evoluzione grazie alle nuove applicazioni tecnologiche e digitali. Queste stanno portando a uno sviluppo molto importante e interessante per tutti gli attori del settore agricolo, all’insegna della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
Indice argomenti
La transizione ecologica delle aziende Agritech
Sia le istituzioni che le imprese hanno sottolineato la fondamentale importanza di investire sulla transizione ecologica e di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per la salvaguardia dell’ecosistema naturale del pianeta.
Questo percorso ha dato un impulso notevole a tutto il mondo startup di questo settore, ma ha fatto anche da propulsore alle aziende più tradizionali che ora sono alla ricerca di professionisti qualificati, generando così nuove professioni Agri-Tech.
Guardare al futuro attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie come valore aggiunto, ai processi mirati sia alla razionalizzazione dei costi sia all’ottimizzazione della filiera per una maggiore produzione, sono solo alcuni dei punti che hanno aperto gli orizzonti anche agli agricoltori più tradizionalisti.
Sta crescendo insomma una nuova consapevolezza dell’agricoltura e dell’alimentazione, che guarda alla sostenibilità, all’ambiente e alla tutela delle biodiversità. In questo quadro, le nuove tecnologie hanno un ruolo essenziale.
Il legame tra FoodTech e AgriTech
Il FoodTech e l’AgriTech sono legati a doppio nodo. Massimizzare il rendimento delle produzioni, mantenere alta la qualità dei prodotti, ridurre sprechi e impatto ambientale, garantire tracciabilità dei prodotti e certificare quelli Made in Italy: l’industria alimentare deve far fronte a ciò, e in questo può essere un fattore determinante la risposta tecnologica. Il FoodTech è composto da 4 macro verticali:
- agricoltura e all’allevamento in cui le soluzioni AgriTech o di Agricoltura 4.0 sono fondamentali. L’efficienza e la sostenibilità della filiera agricola globale stanno già migliorando grazie alla creazione, alla manutenzione e al miglioramento di infrastrutture digitali aperte, riutilizzabili, gratuite e specializzate per dati e applicazioni;
- trasformazione, in cui la Food Science, ovvero l’applicazione di chimica alimentare, microbiologia, ingegneria e nutrizione, permette di ideare nuovi ingredienti e di produrre alimenti innovativi.
- distribuzione, in cui le tecnologie digitali possono essere applicate a differenti ambiti come il food service, in cui gli strumenti tecnologici vengono applicati per offrire numerosi servizi ai consumatori, ai produttori, commercianti e ai ristoratori in relazione alla gestione del cibo.;
- Consumer Tech, ovvero l’applicazione della tecnologia al servizio del consumatore e della sua alimentazione, per fornire consigli su come consumare cibi più sani, per dotarlo di strumenti, come elettrodomestici più efficienti, che permettano la preparazione di piatti migliori e più salutari.
Perché l’AgriTech è importante
La necessità più impellente è quella di mostrare al mondo che esiste un approccio all’agricoltura non solo più efficiente ed efficace, ma anche più sostenibile. Nonostante uno stop causato dalla pandemia, il mercato dell’agricoltura 4.0 in Italia è in buona salute.
Secondo i dati dell’Osservatorio Smart Agrifood 2021 della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia, ha toccato il valore di 540 milioni di euro nel 2020, pari al 4% del mercato globale, con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente.
Ma anche sul fronte dell’alimentazione ci sono opportunità importanti: ad esempio, il trend delle startup legate al biologico e materie prime d’alta qualità, sta ottenendo una crescita davvero importante. Ad esempio, le startup attive nell’allevamento di grilli e più in generale negli insetti da pasto o nella vendita di tarme della farina, locuste e camole del miele.
Progetti di imprese innovative che garantiscono qualità rispetto ai prodotti di importazione e che possono essere impiegati per nutrire animali domestici, di allevamento ed esseri umani. Se si pensa poi al valore proteico che è quasi il doppio rispetto alla carne di manzo, sono sempre di più gli appassionati di questo tipo di alimentazione.
Le nuove tecnologie dell’Agricoltura 4.0
Per dare supporto al mondo agricolo si è andati avanti con nuove ed interessanti sperimentazioni. Come quella dei mezzi elettrici e della guida autonoma per agevolare il lavoro e renderlo sempre più sostenibile.
Tra i casi di maggior successo quello dell’azienda americana Monarch che ha progettato il trattore elettrico e autonomo: un fuoristrada con una batteria di accumulo all’occorrenza, un vero e proprio veicolo futuristico sia dal punto di vista della meccanica che per l’aspetto, le cui forme e dimensioni ricalcano quelle classiche.
Il mezzo è ben fornito di una serie di videocamere, che gli danno una visuale a 360°, e di numerosi sensori, gestiti attraverso un sistema di deep learning, in grado di generare uno scambio di dati giornaliero di 240 GB. Il proprietario, grazie a queste informazioni ha la possibilità di monitorare in tempo reale lo stato dei campi e la manutenzione svolta.
Anche i droni stanno avendo un impatto notevole anche nel settore agricolo, determinando cambiamenti significativi soprattutto nel settore dell’agricoltura di precisione.
A partire dalle mansioni più semplici di misurazione di terreni agricoli e recinzioni per arrivare al monitoraggio per valutare la qualità del terreno, la presenza di parassiti e infestazioni fungine. Oppure per aumentare la produttività, ridurre i danni alle colture e al tempo stesso ridurre la quantità di acqua e fertilizzanti necessari per le stesse.
Leggi anche: I profili professionali più richiesti nel settore Agrario
La richiesta di nuove professioni nel settore dell’Agri-Tech
Per approdare all’agricoltura 4.0 le aziende devono dotarsi, quindi, di nuove tecnologie:
- strumenti di controllo che consentono di individuare e capire come si sta “comportando” il campo coltivato;
- dispositivi di previsione che permettono di valutare cosa sta succedendo nel campo anche senza una misurazione diretta: previsioni meteo, modelli fenologici, stima dei fabbisogni irrigui;
- strumenti che permettono all’agricoltore di sviluppare un processo decisionale relativo alla propria attività sulla base della comparazione dei dati;
- mappe che, interagendo con trattrici o altri mezzi, sono in grado di guidare le operazioni in campo, scegliendo la quantità da distribuire nelle diverse aree;
- sistemi di guida automatica;
- modelli che permettono di tracciare la produzione seguendo la pratica “from farm to fork”.
Questo genera orizzonti ancora inesplorati, e, di conseguenza, nuove professioni Agri-Tech e più richiesta da parte delle aziende di personale qualificato.
Come detto in precedenza, il binomio sostenibilità e agricoltura stuzzica le nuove generazioni. Per Generazione Z e Millennials, infatti, l’agricoltura sostenibile rappresenta sia un’ opportunità di lavoro che un valore della società che vogliono vivere. In un’ottica di agricoltura 4.0 e di sostenibilità l’Agri Manager è la figura in grado di sostenere le aziende in questo processo evolutivo.
Nuove professioni Agri-Tech, chi è l’Agri Manager
L’Agri Manager opera per rilevare, descrivere e gestire realtà agricole produttive; individua le modalità per la loro valorizzazione territoriale e per ottimizzare le risorse; gestisce le attività connesse alla promozione dei prodotti di filiera e del territorio, anche in funzione della loro tutela e del loro sviluppo; promuove soluzioni progettuali innovative in sinergia con le risorse del territorio.
Il Corso di specializzazione in Agri Manager di imprese agrarie, agroalimentari e agrituristiche è l’unico che consente agli studenti di ottenere una formazione per gestire, sviluppare ed innovare le aziende in un’ottica di Agricoltura 4.0. Lo studente acquisisce competenze da subito spendibili nel mondo del lavoro agrifood, ma anche competenze necessarie per applicare le tecnologie 4.0 nella gestione dei processi agrari, agroalimentari e gestionali.
Da oltre 20 anni nel settore del marketing, gestione del personale e della formazione aziendale, mi occupo di promozione e comunicazione per i Centri di Formazione Professionale della Provincia di Viterbo, per diverse aziende del comparto agroalimentare e per ITS Agroalimentare.