Pubblicato il 6 Giugno, 2023 da

Legge Made in Italy, cos’è e cosa prevede

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sul Made in Italy lo scorso 31 maggio. Il testo conta 50 articoli e prevede, tra l’altro, un fondo sovrano a sostegno delle filiere strategiche, il liceo made in Italy e misure di lotta alla contraffazione.

Per quanto riguarda la promozione dei prodotti italiani, è prevista l’istituzione del fondo per la protezione nel Mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande e il sostegno di programmi di miglioramento genetico attraverso fondi specifici, tra cui quello per l’istituzione di distretti del prodotto tipico italiano.

Gli articoli della nuova legge Made in Italy

La lista di interventi per favorire e tutelare il Made in Italy è piuttosto lunga. Nuove risorse, nuove tutele e nuove competenze,  nel provvedimento al quale ha lavorato il ministero guidato da Adolfo Urso. La legge Made in Italy prevede anche una serie di misure e iniziative volte a incentivare il sistema imprenditoriale in agricoltura. Oltre che tutelare la biodiversità, promuovere i distretti di prodotti tipici e realizzare l’ormai noto Liceo del Made in Italy.

Filiere strategiche nazionali

Vengono introdotte nuove misure settoriali. Il sostegno delle principali filiere di eccellenza passa attraverso la valorizzazione della filiera legno-arredo 100% nazionale, del tessile, della nautica, della ceramica e dei prodotti orafi. Dieci i milioni gli euro che vengono destinati all’imprenditorialità femminile.

Fondo sovrano

Nell’ambito delle filiere strategiche nazionali viene istituito il Fondo Nazionale per il Made in Italy, il cosiddetto Fondo sovrano. Volto all’attrazione di capitali ed alla realizzazione di investimenti governativi diretti e indiretti, ha una dotazione iniziale di un miliardo di euro.

Il Liceo del Made in Italy e la formazione

Un nuovo indirizzo di scuola superiore per “promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana”. L’obiettivo è farlo “attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori”. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. L’avvio del nuovo ciclo scolastico è previsto per l’anno 2024/2025.

Viene anche istituita la Fondazione denominata “Imprese e Competenze per il Made in Italy“ al fine di favorire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e promuovere il raccordo con il nuovo indirizzo di studi.

È inoltre prevista la possibilità per i datori di lavoro di assumere pensionati per massimo 24 mesi, affinché questi facciano da tutor ai neo assunti. Per questi ultimi, i datori di lavoro sarebbero esentati dal versare i contributi.

Giornata nazionale del Made in Italy

Viene stabilita la data del 15 aprile di ogni anno, ricorrenza della nascita di Leonardo da Vinci, la giornata nazionale del Made in Italy. Il fine è quello di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione. Ma anche di riconoscere agli stessi il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario, di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei temi della promozione e della tutela del valore e delle qualità peculiari delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani.

Nutrinform Battery e bollino del Made in Italy

Il NutrInform Battery è il sistema di etichettatura nazionale per il corretto utilizzo delle indicazioni nutrizionali dei prodotti alimentari, ne abbiamo già parlato qui. Ne verrà promosso il sistema per il corretto utilizzo delle indicazioni nutrizionali dei prodotti alimentari. Il disegno prevede anche la creazione di un “contrassegno ufficiale” di origine italiana delle merci “Made in Italy” per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni. Per questi devono essere adottati “disciplinari di produzione con la costituzione di associazioni di produttori per la valorizzazione dei prodotti”. Gli spostamenti dei prodotti verranno tracciati “tramite l’istituzione di un catalogo nazionale con i requisiti fissati dall’European Blockchain Service Infrastructure (EBSI)”.

Lotta alla contraffazione

Per la lotta alla contraffazione, nella legge Made in Italy, vengono aumentate le sanzioni e promossa la collaborazione con la giustizia dei Paesi stranieri. Si punta anche a garantire la formazione specialistica dei magistrati sul tema. Inoltre “per velocizzare e semplificare le operazioni di distruzione della merce contraffatta sequestrata, si modificano il Codice penale e il Codice di procedura penale, per punire anche coloro che detengono per la vendita prodotti contraffatti”.

Misure di promozione

Numerose le misure di promozione contenute nella legge Made in Italy. Se ne introducono al fine di valorizzare e tutelare il patrimonio culturale e il turismo, come ad esempio:

  • la possibilità per gli istituti e i luoghi della cultura di registrare il marchio che li caratterizza (l’uso del marchio potrà essere concesso a terzi a titolo oneroso);
  • l’introduzione nell’ordinamento della definizione di “imprese culturali e creative”, per le quali si prevedono un apposito albo e un fondo presso il Ministero;
  • l’introduzione del “Piano nazionale strategico per la promozione e lo sviluppo delle imprese culturali e creative”;
  • il sostegno del settore fieristico in Italia mediante finanziamenti a favore delle imprese del settore;
  • la “certificazione di qualità a favore della ristorazione italiana” all’estero;
  • l’istituzione del fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande;
  • la valorizzazione della biodiversità, delle pratiche tradizionali e del paesaggio rurale. Attraverso il sostegno di programmi di miglioramento genetico mediante l’istituzione di specifici fondi, tra i quali quello per i distretti del prodotto tipico italiano.

 



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